NON PERDONO
Movimento Trasversale di Avanguardia Artistica
"non perdono"
Un film di Roberto Marsella e Grace Zanotto
Nati all'ombra delle ciminiere, riscaldati da fumi tossici e cresciuti protetti nel torpore di un’Ilva matrigna.
Nati con una pericolosa mutazione genetica e poi migrati nella diaspora del dolore, incontrano storie simili di genti lontane e tornano uniti con un lavoro che vuole fare da collante fra quanti desiderano il riscatto.
MANIFESTO
NON PERDONO
Movimento trasversale d'avanguardia artistica.
Una diagonale attraversa e unisce più piani, ognuno di essi rappresenta una possibilità.
La contro-cultura dell'INSIEME.
Arte e Attivismo!
NONPERDONO indaga il presente e si rivolge al nuovo.
NONPERDONO usa l'arte come arma di difesa e strumento terapeutico di liberazione e
purificazione.
NONPERDONO è costituito da cellule creative interconnesse.
NONPERDONO lotta contro il MOSTRO dell'Individualismo e l'omologazione creativa.
Cerca la verità. Arte e realtà.
Idea e forza.
È un pensiero trasversale che attraversa il tempo, dalla tradizione all'innovazione.
NONPERDONO abbraccia la differenza,
è l'avanguardia che unisce più dimensioni ed approcci mentali.
NONPERDONO è un movimento non localizzato,
apolitico, non violento e scevro dalle logiche del sistema.
È libertà espressiva ed impegno sociale.
Presentazione del film "non perdono"
Macro, Museo d’Arte Contemporanea, Roma.
In occasione del Festival Grammelot. Dal 16 al 28 marzo 2016.
Un film dissacrante, un inno alla bellezza e all'arte: "Non Perdono", un'opera che "solleva il
velo di smog che copre Taranto".
L'arte e la bellezza salveranno Taranto. È l'obiettivo di "Non Perdono", una sorta di eroe
che sacrifica se stesso per far "ripartire" la città e svegliarla da quella indolenza che la
costringe a vivere in un dramma economico e sociale.
La storia di questo "difensore - è
scritto in un comunicato - del popolo e dei diritti umani che sacrifica se stesso per rendere
possibile un nuovo inizio, una bomba per il pensiero, l'esplosione che solleva il velo di
smog che copre Taranto"
Una dimensione ibrida tra video art e reportage, metafora della cura di una ferita ancora aperta.
Il lavoro nasce da un’idea degli artisti Roberto Marsella e Grace Zanotto. Si arricchisce delle testimonianze dell’attivista Daniela Spera, nota per il suo impegno di denuncia del disastro umanitario ed ambientale in atto e della condizione di ricatto vissuta dai cittadini di Taranto; degli ex lavoratori del polo
siderurgico Daniele Amati e Ciro Giannotti, che parlano del dietro le quinte dell’Ilva; di Fabio Millarte, Presidente WWF Taranto, il quale ci racconta l’Odissea delle cozze, e di Marco D’Errico, vice-presidente WWF Taranto, che svela come le foto in bianco e nero ci ricordino il profumo di un mare che non era nero.
Vincenzo Fornaro della masseria del Carmine che oggi sperimenta la fitodepurazione mediante la Canapa; il collettivo delle Officine Tarantine Autogestite e il cantante Fido Guido.
La figura del PERDONO è il simbolo della morte e della rinascita di Taranto, utilizzato durante i riti della settimana santa a Taranto dalla Confraternita del Carmine.
Il “Non Perdono” rivisitazione visionaria e provocatoria di un simbolo sacro diventa metafora della rabbia dei Tarantini e della loro voce inascoltata è interpretato da Luigi Pignatelli, fondatore della Hermes Academy e presidente di Arcigay Taranto.
Non perdono
Direction: Roberto Marsella e Grace Zanotto
Assistant Direction: Angelo Pacifico e Giorgio Pignatelli