GAETANO MURATORE

Gaetano Muratore nasce a Pantelleria e vive oggi nella dimora laboratorio dove hanno preso forma gli “Androidi Sognanti”, veri capolavori di Junk Tecnology. Autodidatta, un lungo passato di pittura, segnato da una continua crescita e ricerca, nel 1987 crea “La Macchina Del Tempo”, che coincide con una svolta nella vita di Gaetano. Concepita come un flipper di cemento armato, la “Macchina” apre la scatola dell’infanzia, frammenti inutili–utili del passato, giocattoli rotti e oggetti pregni di memorie, vi fuoriescono incastonandosi in un blocco di cemento, animati da decine di meccanismi in un ingegnoso affresco elettrico-interattivo. Di qui la storia di Gaetano, divisa per molti anni tra il lavoro, sempre in viaggio per la Wagon Lits come conduttore e la carriera di pittore, diventa inseparabile da quella dei suoi sempre più numerosi robot, assemblati con materiali di scarto e tecnologia di consumo, “contesa” al rottamatore.

Il recupero dell’oggetto e della sua memoria avviene attraverso alchimie e modus operandi funzionali, dando individualita e carattere ad ogni sua opera. Le esperienze acquisite con diverse tipologie di lavorazioni e materiali lo portano ad estendere la propria arte e il proprio stile in più settori, dal complemento d’arredo ad opere strutturali, come scale, cancelli, camini, interventi architettonici e di design in discoteche e locali pubblici, installazioni e kustom.

Robots assembled with waste materials and consumer technology.

Gaetano Muratore was born in Pantelleria and is now lives in his house-laboratory where the ‘Dreaming Androids’ have taken form, real masterpieces of Junk Technology. A self-taught person, with a serious painting training, marked by a continuous artistic maturation and research, in 1987 he created ‘The Time Machine’, that is a breaking point in Gaetano’s life. Conceived as a reinforced concrete flipper, the ‘Machine’ opens the childhood’s box, useless-useful fragments from the past, broken toys and objects full of memories, come out to be imbedded in a block of reinforced concrete, animated by dozens of mechanisms in an ingenious electric-interactive fresco. This is Gaetano’s story, for many years split between work, always travelling for Wagon Lits as a driver and the career of painter, it becomes inseparable from that of her numerous robots, assembled with waste materials and consumer technology, rescued from the scrapper.

The experiences acquired with different typologies of manufacturing/processing lead him to extend his own art and his own style in several sectors, from complementary furnishing to structural artworks, as stairs, gates, chimneys, architectural and design interventions in pubs and public places, installations and kustoms.